Se volessimo trovare un elemento comune tra i cantautori, sicuramente sarebbe da ricercare nei loro punti di riferimento musicali. Gira che ti rigira, i nomi che li influenzano sono i capisaldi della musica italiana: Battisti, Pino Daniele, Tenco, De Gregori. E non è da meno Andrea Mastropietro – in arte L’Albero – che ha recentemente pubblicato l’album “Solo al sole”. Undici tracce cantautorali, due strumentali, corredate di chitarre acustiche, synth, sax e mandolino.
Ad aprire il disco la titletrack “Solo al sole”, un brano quasi di rinascita verrebbe da dire; segue l’omaggio a Luigi Tenco con “Dalida” una canzone d’amore ed un incoraggiamento ad andare avanti “verrà un giorno nuovo, un inizio nuovo”. E questo nuovo inizio, questa voglia di ripartire la troviamo come sprono in “Cenere”, brano impreziosito dalla presenza del sax, un piccolo omaggio a James Senese come lui stesso ha dichiarato. Un piacevole pianoforte accompagna “Quando viene sera”, un ballata molto dolce a cui segue “Oh mia diletta”: canzone d’amore dalle venature jazz. A metà disco c’è spazio per il primo dei due brani strumentali “Noia e illuminazione”, il secondo lo troveremo quasi in chiusura con “Il mattino ha l’oro in bocca”. La voglia di evasione è espressa in “Volo 573”, un desiderio di evasione ostacolato dall’incapacità, come spesso accade, di fare un passo avanti. Un bellissimo assolo di sax caratterizza la successiva “Vengo a prenderti”. Segue “Tutto ok”, brano dal ritmo molto coinvolgente, il disco si chiude con “Parlami di te” con un’esplosione di percussioni, sax, flauto. Nel complesso è un album piacevole che dà però il meglio di sé nelle prime due tracce ed in “Quando viene sera”.