E’ di queste settimane l’uscita di “Aria”, il nuovo album di Helen (al secolo Eleonora Iamonte, appena ventinduenne, valdostana, cantautrice e polistrumentista). Una dozzina di tracce che, tradendo il titolo in lingua italiana, sono tutte cantate in lingua francese o inglese (Helen sembra avere una passione da sempre per la lingua francese e, del resto, la Valle d’Aosta confina con la Francia).
Si tratta di un album curioso, anche perchè contrappone l’immagine un po’ vintage di Helen (sembra una sorta di Heidi, con le treccine colorate e gli occhioni trasognanti, anche se qui le caprette non fanno “ciao” come cantava Cristina D’Avena nella sigla del popolarissimo cartone animato) ad una scelta di sonorità assolutamente contemporanee, con un mix quasi sempre ottimamente dosato tra elettronica, pop e trap, grazie anche alla collaborazione di Momo Riva che si è occupato degli arrangiamenti. In un contesto così variegato ed anche un po’ sorprendente, le canzoni risultano essere di facile fruizione, immediate, dirette, spesso canticchiabili e tutto sommato piacevoli. Qui non si avverte mai il bisogno di affrontare tematiche social-filosofiche ed anche per questo l’album conserva una sua freschezza dettata dalla consapevolezza di non fare nulla che possa entrare nella storia della musica, ma di occuparsi invece di semplici canzonette, che però “arrivano”. Helen in questo lavoro suona il piano, il basso, la chitarra, il flauto e maneggia anche il sintetizzatore. Del brano “Si je ferme les yeux” offre due versioni, la seconda delle quali, in acustica e quindi con arrangiamenti rdotti e privi di fronzoli, lascia netta la sensazione che la ragazza sappia cantare con fermezza e decisione. “Aria” dunque è un album che si può affrontare in leggerezza, sapendo però di avere a che fare con un’autrice, musicista ed interprete che sa il fatto suo. Dall’album è stato estratto un brano intitolato “Ca suffit”, accompagnato anche da un video, anche questo in circuitazione da pochi giorni.