E’ da alcuni giorni in circuitazione “Maddai”, l’Ep che segna l’esordio discografico di Caponetti, cantaurore marchigiano che per questo progetto si è avvalso della collaborazione di Gianmarco Manilardi e di Katoo. Si tratta di cinque tracce che pongono in evidenza, negli intenti degli autori, i piccoli e grandi inciampi del vivere quotidiano. Quello di Caponetti è un pop generoso e senza troppi fronzoli, che fortunatamente rimane racchiuso in un Ep, perchè una dimensione più ampia avrebbe messo a nudo in modo più immediato il monocromatismo che caratterizzate il lavoro nel suo insieme.
Cominciamo con “Google maps”, un brano che inizia con premesse che lasciano presagire uno sviluppo assai diverso, ma la canzone ad un certo punto pare slegarsi e quindi diviene incerta la linea melodica e non riesce a decollare. “Ascoli FC” è sicuramente un brano meglio strutturato, caratterizzato anche da arrangiamenti ampi e una buona linea melodica, per altro un po’ sacrificata ad un testo “spot”, cioè isintivo e non narrativo. “Maddai” è il brano che dà il titolo all’Ep, strutturato in modo abbastanza tradizionale con un ritornello che “arriva” e che quindi riesce a rendere la canzone più fruibile. “Batman autogrill” risveglia con una certa prepotenza la sensazione che queste canzoni si somiglino tutte, il che impoverisce la cifra artistica di Caponetti, che continua a risentire anche di testi un po’ naif. E si va a chiudere con “Solo” che nelle prime battute parrebbe introdurci in una dimensione più decisamente cantautorale; l’intenzione è sicuramente buona, ma a poco a poco anche questa canzone va a rientrare nel più ampio calderone di un lavoro che non è malvagio, ma che certamente manca di quel guizzo, di quella intuizione, che potrebbe dare un senso più definito ad una cinquina di canzoni ascoltabili senza sussulti, entro certi limiti godibili, ma anche un po’ esposte all’erosione della noia.