Un altro contributo sulla tematica “La musica è finita? Quale futuro per la musica” viene da Marco Malatesta, autore e cantautore. “Il burattino delle stelle” è il suo ultimo album, recentemente recensito anche dalla nostra rivista.
La musica è finita? Assolutamente no. La musica ha un suo modo di essere, ha bisogno solo di se stessa per esistere. Se poi vogliamo parlare del concetto di industria musicale, beh, c’è poco da dire….Il Covid gli ha dato un gancio sinistro in pieno volto. Sono comunque convinto che la musica non sia soltanto un bene di consumo ma una necessità esistenziale. Si troverà sempre un modo per goderne . Quello che mi preoccupa è la sussistenza in termini strettamente materiali dell’artista. Bisogna che lo stato se ne prenda carico e dia una mano. In finale la musica non deve impegnarsi ad esistere il musicista, purtroppo, si. Quale futuro per la musica? È un concetto che ritorna. Bisogna chiedersi quale futuro ci sarà per chi fa musica. Se si sostiene chi ha l’istinto artistico la musica non mancherà mai al mondo. Se si continua a pensare che l’artista mangi con le sole emozioni che regala siamo lontani dalla realtà. Ci vuole sostegno e va data dignità alla figura dell’artista. Purtroppo viviamo in un Paese che cerca risparmio togliendo soldi alla cultura e cerca introiti nelle slot machine e nei gratta e vinci.