“Scimpanzè – Racconti dal paese delle banane” è un album con trabocchetto. Si, perchè Loris Dalì (all’anagrafe Loris D’Alimonte), cantautore torinese non di primissimo pelo, apre questo suo lavoro con un tris di canzoni che non invoglia troppo al “poker”. “C’era una volta” è un curioso intruglio di vicende ed epoche diverse, per poi approdare ai giorni nostri, in cui c’è (ed è ormai scontatissimo) chi non arriva alla fine del mese. “Evviva l’Italia!”, come il titolo stesso lascia immaginare, è un mix di lavoro nero, pensioni d’oro, politici e banchieri che ripropone il miglior repertorio delle chiacchiere da bar, sia pure con un gradevole contorno musicale e “Manager” è la storia di un colletto bianco di lusso che diventa poi barbone.
Insomma, siamo alle soglie dell’autolesionismo, non fosse che spunta un brano intitolato “Di nuovo ubriaco” che è, sì, una canzone, ma potrebbe essere una pièce teatrale, tanto è coinvolgente la situazione e piacevole il contesto narrato. Ma non basta, a seguire ecco “Il principe di piazza Castello”, storia di un clochard tratteggiata con i colori intinti nella poesia. E’ pur vero che seguono “Rivoluzione?” e “Preghiera”, non indimenticabili, ma “Vita coniugale” è un bel quadretto di amarezza e di ironia, “Se dovessi morire adesso” si fa ascoltare per la curiosità che suscita l’ipotesi presentata, per altro con una certa leggiadria e in “Funerale” ci ritroviamo qua e là un po’ del compianto Gipo Farassino. Sorprendentemente soft ed a suo modo elegante, grazie ad un arrangiamento attento è “Quasi le 3” per arrivare alla conclusione, il brano che dà il titolo all’intero lavoro, “Scimpanzè” che ci trascina in una sorta di divertente e vivacissima recita scolastica che ti entra nelle orecchie e in fondo ascolteresti anche più a lungo, tanta è la freschezza che reca. Insomma, qui c’è gente che con la musica ci sa fare. Il problema, semmai, sono le scelte. Meno luoghi comuni e più storie della gente, tra la gente, ne avrebbero fatto un progetto più godibile e per molti aspetti, sorprendente.