JESTO LANCIA IL SUO ALBUM “INDIEJESTO”

Quando hai necessità o semplicemente voglia di indossare un abito diverso. Ecco cos’è questo ultimo lavoro di Jesto. Il suo, un nome che leghiamo alla scena rap, ha deciso di sorprendere e forse sorprendersi, pubblicando IndieJesto: 11 brani dalle atmosfere pop. Un disco concepito di getto come egli stesso ha raccontato, “in un weekend in campagna tra il fuoco del camino ed i bicchieri di vino”.

Verrebbe da pensare ad un’esigenza sua di esprimersi lontana dalle leggi della discografia. Un album libero. Minimal.  Vegani domani” dal riff orecchiabile e che punta il dito contro coloro che vorrebbero rendere il mondo migliore ma nascondendosi dietri un iphone. Direi il ritratto perfetto di tante persone, senza distinzione di ceto o età. Si fischietta e si tiene il tempo in “L’Amore in bocca”, piacevole all’ascolto. “(S)Porca” è la terza traccia del disco, una dichiarazione d’amore nonostante qualche frase possa far pensare il contrario. Un ritmo allegro che mette allegria è la successiva “Ridere” che sottolinea l’importanza di avere accanto una persona che ci fa sorridere sempre. Jesto continua a prediligere come titoli stati d’animo ed ecco “Felice”, una sottile condanna all’ipocrisia, non si è felici quando ci si fa una foto ma quando si conserva quel momento solo per sé. Un sound rock ci introduce “Stupido”: quella sensazione di “stupidità” che accompagna l’innamoramento. “Netflix” è un riuscito parallelismo tra il rapporto di coppia ed il mondo delle serie TV, ma poco convincente come brano. Finalmente il sound diventa allegro e trascinante in “Astemio”: nessuno è astemio se Cupido è nell’aria. Estate19”, la stagione che per antonomasia mette alla prova le storie d’amore: accade che per una lei che si diverte ci sia un lui preso da mille pensieri. “Piove col sole” canta quasi in chiusura Jesto: l’amore è una medaglia con due facce, un giorno stai bene l’altro meno. Il ritmo rallenta in “Stelle scadenti” in cui c’è la consapevolezza dell’aver trovato una stella che brilla di suo in un universo di stelle che brillano per artificialità. Nel complesso il disco risulta piacevole, è semplice nella scrittura e negli arrangiamenti. Una nota di merito per le canzoni Ridere ed Astemio.

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