MAX ZANOTTI E’ “A UN PASSO” DALLA PERFEZIONE

“A un passo” è il titolo dell’album di Max Zanotti, lavoro solista della voce dei Deasonika nonché leader dei Casablanca. Il primo pensiero corre al mestiere di un artista che ha alle spalle un collaudato percorso artistico. Ma il mestiere nella musica come in qualsiasi altra dimensione artistica, non basta. E quando c’è soltanto quello il rischio è di sentirsi dire “bravo però…”. Non è il caso di Zanotti che con questo progetto ha messo insieme una decina di tracce, con il coinvolgimento di ottimi musicisti e la partecipazione di artisti interessanti che alla fine si scoprirà quanto abbiano impreziosito l’album, pubblicato anche in vinile.

S’inizia con “Una goccia di veleno” che si presenta con un corredo di bellissime chitarre e la voce ferma e sicura di Zanotti; è un brano che non va alla ricerca della fruibilità, ma di una profondità musicale e vocale che sono il biglietto da visita per gli ascolti dei brani successivi. “La mia sporca abitudine” conferma la buona musicalità che deriva da una struttura solida del pezzo, da una buona interpretazione e da buonissimi arrangiamenti. Ma non ci vuole molto per arrivare alla prima vera perla. Il brano successivo, “Love me Blind”, è una canzone di grande atmosfera e di grandi aperture, un testo ispirato almeno quanto l’interpretazione, forse è il “pezzo” migliore dell’intero progetto. Ma non basta. “On the Other Side” è un’altra bellissima canzone ed in questa la partecipazione di Kayla Parr è decisiva; un bel duetto in cui Zanotti lascia ampio spazio alle voce suadente e seducente della sua ospite, stando un po’ in disparte, ma con la classe di quel mestiere di cui dicevo in apertura. “Non ho visto niente” è invece un brano in cui la voce di Max viene fuori con grande determinazione, con tonalità morbide ma decise, una canzone meno convincente delle due precedenti, ma che comunque riesce ugualmente ad arrivare con una certa forza. “Qualcuno qui si ferirà” è una canzone che pare uscire dalla contestualità dell’insieme di questo album, forse perché la partecipazione di Francesco Setta e Dj Mike porta contributi musicali maturati in altri percorsi artistici. Ma ecco subito un’altra perla con “Blinking Frames”, con la partecipazione di Geogeanne Kalweit a supporto di un brano dalle forti atmosfere pur se a suo modo assai delicato: alla bella canzone si affiancano ottimi arrangiamenti che rendono tutto ancor più convincente. “Ti salvo l’anima” ha un bel andamento cadenzato ed un bel testo, potrebbe apparire un brano “transitorio”, ma in realtà trova proprio nella ripetitività della sua cadenza una interessante ragion d’essere. “Devil in my Veins” è una intensa ballata blues con arrangiamenti raffinati ed un impasto di voci di grande effetto. E si va a chiudere con un lentaccio che è il brano che dà il titolo all’intero album: “A un passo”, una canzone che ci conferma di essere tranquillamente in prima fascia e che rappresenta un bel sigillo su di un lavoro che non ha sbavature. Di questo album non si può che dire bene. Ed il desiderio (sempre più raro) di un riascolto, conferma la sensazione di essere al cospetto di un lavoro fatto certamente con mestiere, ma soprattutto con l’anima. E questa è la carta vincente.

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