“SENZA NIENTE” IL NUOVO EP DEL CANTAUTORE BERT

Quando il pop viene preso come modello da coloro che provano a strizzare l’occhio al mercato discografico, ti ritrovi tra le mani un prodotto con poca originalità, pur essendoci del potenziale nella voce e nei testi di Bert. È questa la prima sensazione che si prova dopo aver ascoltato il suo primo ep “Senza niente”.

Bert, cantautore di origini calabresi ma adottato dalla riviera adriatica, ha avuto un approccio alla musica abbastanza comune: tanto ascolto e tanti concerti da piccolo, la prima chitarra, qualche concorso alle spalle (Premio Autori Emergenti e Premio Lunezia per citare i più recenti) e qualche piccola soddisfazione classificandosi tra i finalisti. Tra marzo e settembre si presenta sulle piattaforme digitali con tre singoli ed a novembre il debutto con il primo ep. Un percorso semplice che si rispecchia nella sua scrittura regalandoci quattro canzoni lineari, orecchiabili e di facile presa. Nei brani si affrontano emozioni, fragilità, cambiamenti, il tutto con l’aiuto in un’atmosfera romanticamente pop fatta di synth e piano elettrico. L’ep si apre con “Nei tuoi occhi” ed un piano che richiama Possibili scenari del buon Cremonini: sound piacevole, ritornello canticchiabile dal primo ascolto. Si prosegue con “Crederai”, ha sicuramente più personalità nella melodia e ci regala un pizzico di rock per una presa di coscienza di aver perso qualcosa di importante. L’ispirazione vocale a Tommaso Paradiso è abbastanza palese in tutte le canzoni ma risulta più marcata in “Senza niente (con te)”: un tuffo nei ricordi che spesso non si come e dove collocare. Insomma un po’ “case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale..” ma Tiziano Ferro sa giocare con le parole come pochi rendendo fluide frasi apparentemente nonsense. L’ep si chiude con “Sere di luglio” , anche qui il focus sono i ricordi. È la canzone più intima dell’ep. “Senza niente” è un esordio nel complesso piacevole, mi piacerebbe però che Bert trovasse una propria identità. Si mettesse in gioco avendo – a mio avviso – delle buone carte da giocare come autore e come interprete.

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