STEFANO VERGANI, APPLAUSI…MERITATI

Stefano Vergani è un cantautore che non somiglia a nessuno. Oddio si, in un paio di circostanze, ascoltando il suo ultimo album (il primo da solista), “Applausi a prescindere”, compare per qualche frazione di secondo l’ombra di Paolo Conte. Ma forse più per la voce stropicciata di questo artista che sa di bettole e periferia, più che per una reale somiglianza.

 

 

In realtà, Vergani ha la stupefacente capacità di “far quadrare” le metriche delle proprie canzoni entro spazi musicali che sembrano sempre risicati, per le molte parole che ci mette. Ma l’abilità non sta solo nello “stare negli spazi”, il che è un requisito squisitamente tecnico, ma lo è ancor più nell’intensità di testi che vien voglia di sfogliare come libri, intrisi ora di ironia, ora di malinconia, ora di visioni oniriche. E questa invece è cifra artistica a tutto tondo. Si ha un bel dire che i brani possono contare sempre su arrangiamenti estremamente accurati, ma la sensazione, alla fine, è che tutto ruoti intorno all’estro del cantautore ed alla sua imprevedibilità. Lo si percepisce già nel primo brano, “Guardare le stelle non è come leggere il giornale”, una sorta di sgangherata, ma divertente, dichiarazione d’amore. E sulla stessa lunghezza d’onda è “Regina”, ma le autentiche perle di questo lavoro sono “Incubo erotico” e “Primavera in Brianza” (bellissima l’immediatezza delle immagini che ne scaturisce), mentre momenti di autentica poesia si possono trovare in “Su tutto quello che non sei” mentre “Piccola storia volgare” concedce qualcosa in più alla musicalità, convincente come lo è per altro in tutti i brani dell’album. Brani ovviamente non sempre di primissimo piano, ma alla fine dell’ascolto si ha la sensazione di avere compiuto un bel viaggio e, soprattutto, di avere scoperto un personaggio che finalmente impone con forza la propria personalità artistica, con tutti i rischi che ciò comporta, ma anche con quella ventata di aria nuova di cui il mondo musicale ha sempre un gran bisogno. L’album è autoprodotto.

 

 

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