E’ di recentissima pubblicazione “Immensità”, una suite di oltre 25 minuti di musica senza interruzioni di Andrea Laszlo De Simone che ci proietta in una dimensione remota e sconosciuta quale è appunto quella di una immensità immaginata e figurata in forma virtuale.
I quattro tempi della suite (“Immesità”, “La nostra fine”, “Mistero”e “Conchiglie”) sono introdotti da un preludio (“Il sogno”) invero dalle sonorità inquietanti e misteriore come si addice ad una dimensione onirica che ci proietta verso l’ignoto, da tre interludi (“La realtà”, “Lo spazio” e “Il Tempo”) e da una conclusione dai toni epici che ci permeano di quel senso di irrisolto che ci dà il concetto stesso di infinito. Si tratta di un lavoro di grande respiro musicale in cui ben si inseriscono le voci che non distolgono mai chi ascolta da un percorso immaginario, che assume via via i contorni di un viaggio privo di contorni e di mete certe. Un progetto musicale molto “pensato” ed altrettanto impegnativo, che probabilmente non risulterà di immediata fruibilità all’ascolto, ma che certamente in dimensione live ed in un contesto adeguato può risultare coinvolgente e tale da carpire l’attenzione in modo assoluto. Sicuramente interessante il progetto per ciò che vuole andare a rappresentare e per essere riuscito a vestire di un corpo musicale narrante una dimensione della quale non conosciamo nè l’origine nè la fine. (Andrea Laszlo De Simone – “Immesità” – 42 Records)