Bob Corn (al secolo Tiziano Sgarbi, cantautore modenese di lungo corso) è un personaggio che all’epoca dei “figli dei fiori” sarebbe stato una sorta di icona, con quella sua barba bianca, l’aria un po’ trasandata, la chitarra sempre pronta ad assecondarlo in quei suoi brani fatti di un country un po’ stanco, un po’ trascinato. “Songs on the line” è il suo ultimo lavoro, un ep che contiene cinque tracce, un package essenziale ma originale, proprio come deve essere questo personaggio un po’ fuori dal tempo. Cinque canzoni tutte in fila, che rivelano a tratti serenità ed a tratti saggezza, con andamenti lenti, quasi un po’ sofferti e quell’ultima canzone di un minuto e mezzo, “As the Sea ad You Sea”, messa lì proprio perchè c’era, proprio perchè ci stava, forse perchè sarebbe stato un peccato non inserire anche quel momento d’ispirazione rimasto così. Un bel pacchetto di musica e di voce, che non cerca l’effetto ad ogni costo, non va sopra le righe, ma sa di quiete e di voglia di pensare. E Dio solo sa di quanto ce ne sia bisogno oggi.
IL COUNTRY DI BOB CORN FATTO DI TRANQUILLITA’ E CHE PROFUMA DI HIPPY
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