In questo “Ore: piccole” i Guignol, band milanese in attività ormai da più di un decennio, propone un rock molto piacevole, “classico” ed in qualche modo persino manierato, che in alcuni passaggi può addirittura ricordare certe sonorità anni ’60/70.
Chitarre accarezzate, che raramente graffiano ma, quando lo fanno, lo fanno con misura e per un valido motivo espressivo. Le atmosfere risultano meditabonde e spesso rarefatte. I testi sono interessanti, a tratti critici verso un certo modo di vivere e di osservare le cose, superficiale e vuoto, a tratti di tono più personale ed intimistico. In linea col titolo del cd, i pezzi trasmettono suggestioni notturne, metropolitane e un po’ randage, riflessioni espresse in modo mai banale, in cui la musica asseconda in modo complementare i testi in modo molto gradevole, comprensibile, per comporre un percorso lineare. Un lavoro da ascoltare con attenzione perché in grado di trasmettere davvero qualcosa. Una band che probabilmente meriterebbe un po’ di considerazione e notorietà in più. Da tener d’occhio e da seguire, senza dubbio.