La nostra penisola s’incunea come un coltello, o forse meglio dire come un tridente, nel cuore del Mediterraneo. Normale quindi che chi, su questo strano arnese che è l’Italia ci vive o ci si ritrova per vicissitudini esistenziali – come molti componenti di questa Med Free Orchestra (MFO) – senta soffiare forte su di sé tutti i venti delle multicolori culture che intorno al Mare Nostrum si sono sviluppate nei millenni. Ed eccoli dunque servirci un disco. “Pensiero mediterraneo” che è come una pietanza piccante, ricca di tutti i profumi ed i sapori vitali e speziati di questo antico, affascinante e complicato pezzetto di mondo.
Un cd caldissimo, passionale ed emotivo sia nei momenti allegri che nei toni drammatici, che dà la misura della propensione, di rado prudente o riservata, ma al contrario così spesso pirotecnica con cui le genti mediterranee approcciano la vita e le sue vicissitudini. Storie spesso ruvide, di emigrazione e di fuga, di sogni e di mare, di malinconie e di spensieratezza, tutte abilmente dipinte sia con le parole che con la musica, così ricche e fitte di suggestioni assolate, balcaniche, africane, meridionali e mediorientali da riuscire talvolta stordenti. Innumerevoli gli spunti: pizzica, fiati balcanici, ritmi afro, sino al sirtaki, al pop-rock, una punta di jazz, citazioni cantautoriali, il tutto mescolato con energia e virtuosismo. Grande capacià tecnica dei musicisti e buona espressività vocale degli interpreti rendono ogni brano godibile e gustosamente fruibile. I contributi di Erri de Luca con un testo e voce, e della recitazione di Ennio Fantastichini conferiscono maggiore pregio al lavoro. Un frutto goloso ed artisticamente maturo del nostro Sud che si fa cogliere con leggerezza e gustare con piacere, ma senza farci smettere di pensare.