Contaminazioni e citazioni. Sembra questa la cifra comunicativa dilagante nelle proposte musicali degli ultimi tempi. Questo lavoro di Silvio Brambilla. “Al margine” si distingue però per l’estrema ricercatezza. Con una prevalenza di musica elettronica e venature di jazz, vi troviamo anche, come detto, inserimenti e citazioni di varia natura: cinematografiche (la voce del mitico Gassman nel classico Brancaleone da Norcia apre la prima traccia, rockeggiante, sarcastica e graffiante nei confronti di una certa politica) come musicali, con digressioni coltissime nel canto lirico o in atmosfere rinascimentali.
Ogni brano è una sorpresa, si alternano suoni e voci differenti, ed ognuno è evidentemente frutto di grande ricerca ed elaborazione. E’ però certo che non si tratti di un lavoro di semplice fruibilità: la ricercatezza sia dei testi che degli arrangiamenti rende in alcuni casi i brani tutt’altro che immediati. Paradossalmente, risultano più comunicativi i pezzi esclusivamene strumentali, come “Oltre”, con un sorprendente suono di cornamusa, o “11032011”, data dolente, memoria del terremoto che devastò il Giappone, con le drammatiche conseguenze nucleari che ancora incombono come un’oscura minaccia sul mondo. La musica qui riesce – più che in altri brani caratterizzati da una sofisticazione quasi inaccessibile – invece a comunicare con sorprendente forza emotiva. Un lavoro indubbiamente “difficile”, indubbiamente meditato e raffinato.