E’ un lavoro che scopriamo con qualche ritardo questo “Se io ho perso…chi ha vinto?” , album di Anna Maria Castelli accompagnata da Marco Cremaschini al pianoforte e Thomas Sinigaglia alla fisarmonica. Ma ci avventuriamo volentieri nei meandri di questo lavoro che reca firme come quelle di Alessandro Hellmann, Rosario Di Bella, Abner Rossi ed anche Ivano Fossati al quale l’interprete “ruba” la delicatissima “Il bacio sulla bocca” e Julio Numhauser, autore di “Todo cambia”, brano che chiude il cd lasciando nella mente l’eco di un percorso vissuto con intensità e passione.
Nel caso di “Se io ho perso…chi ha vinto?”, il teatro incontra la musica, o viceversa, non è importante. Importanti anzi, straordinari, sono gli effetti che sortiscono dal coniugarsi di queste due arti. I brani che forse meglio di altri riescono a porre in evidenza l’espressione più elevata di questo connubio sono “Guardarti andare via”, gioiello di Alessandro Hellmann e Fabrizio Gatti, che Anna Maria Castelli, con i mille colori della sua voce, accarezza cantando a braccetto con l’emozione; eppoi, “La minoranza”, ancora con il testo di Hellmann e la musica di Michele Amadori. Una canzone, quest’ultima, bella da “leggere”, difficilissima da cantare senza rischiare i toni di una ripetitività insidiosa, che l’interprete “aggira” con maestria, mettendo in campo, questa volta, il bagaglio della sua esperienza teatrale e la passione per quel teatro-canzone che le è stato guida ispiratrice nell’intero progetto (con relativi e doverosi ringraziamenti a Giorgio Gaber e Sandro Luporini che, in Italia, del teatro-canzone sono stati, per decenni, protagonisti ed alfieri). C’è poi un altro brano che sembra pensato apposta per porre in risalto la grande versatilità di Anna Maria Castelli: quel “Una vita in self” (il testo è di Abner Rossi la musica di Mario Berlinguer) che racchiude in sé e nelle tonalità del suo recitato sarcasmo, amarezza, rabbia, delusione, ardori e rivalsa, una tavolozza ricchissima di sfumature che l’interprete permette a chi ascolta di cogliere una ad una. Insomma, un lavoro tutto da ascoltare per sentirsi ancor più incuriositi ed attratti dalla dimensione teatrale dalla quale i brani proposti nel cd sono stati tratti.