Arrivano da Cosenza, ed escono dal conservatorio i componenti del trio Kumé, autori dell’omonimo cd di cui parliamo oggi. La preparazione tecnica qui si sente, ma questa è una di quelle volte in cui il tecnicismo non prevarica l’emozione che la musica, per sua natura, dovrebbe trasmettere.
I brani, eseguiti con batteria, fisarmonica e basso elettrico, oscillano tra l’etnico ed il jazz, la fusion ed il groove. Su basi ritmiche sempre ben calibrate e stimolanti, si snodano melodie, talvolta suadenti, talvolta più sincopate, godibili ed affascinanti. Come in un piatto etnico, ma servito da chef raffinati, i vari ingredienti si mescolano in modo molto armonioso, senza che nessuno dei sapori prevalga troppo sull’altro. Un disco “gustoso” ed un gruppo interessante da tenere d’occhio.