E’ di recentissima uscita il nuovo cd di Claudia Cantisani, cantautrice lucana di Latronico, che con “Stoprie d’amore non troppo riuscite” propone, dopo l’ep pubblicato un paio di anni or sono, un album che meglio esprime il proprio modo di pensare alla musica. Claudia ha lo swing nel sangue, è una costante che le consente di esprimere tutte le potenzialità di un’artista vocalmente dotata e musicalmente preparata.
Non tutte le sue canzoni sono dei capolavori, ma anche quando si avverte qualche inevitabile calo di tensione, il supporto che le garantisce un gruppo di musicisti di altissimo livello, fa si che il prodotto finale risulti sempre gradevole all’ascolto. Il cd si apre con “Ma perchè” un brano che è come un biglietto da visita di Claudia, tanto ne esprime immediatamente le caratteristiche. Allo stesso modo “La storia di Egidio” è una storiella che corre su di un tappeto di note che rapiscono l’ascolto. Con “E sarà musica” l’artista entra invece in una dimensione più propriamente jazzistica che pone in risalto, più che in qualsivoglia altro brano, la sua cifra tecnica ancor prima di quella artistica (eccellenti i fraseggi di sax). Dopo questa “prova di forza”, si torna ai ritmi sostenuti de “I mestieri impossibili” che ci riconduce alla dimensione iniziale del progetto per ascoltare poi “Pezzettini di pazienza”, che si rifà nuovamente ad una dimensione più apertamente jazzistica, ove tra l’altro si coglie la frase che è anche lo spunto per l’immagine di copertina dell’album: “…la bellezza gira nuda in bicicletta…”. “Non l’ho mai amato”e “Rendez vous” non aggiungono nulla a quanto sino a quel punto ascoltato, mentre con “Resisto” e “Che novità” (in quest’ultimo caso grazie anche ad un testo più convincente), Claudia Cantisani torna giustamente alla sua dimensione più istintiva, quasi a voler coronare un lavoro riuscito certamente meglio delle storie d’amore alle quali si rifà il titolo del cd. www.claudiacantisani.com