La voce matura di Amelie

Mentre con il brano “Con il naso all’insù”, come già abbiamo avuto modo di riferire, la cantautrice milanese Amelie (al secolo Paola Memeo), si è aggiudicata il premio Lunezia 2012, continua ad essere fonte di gradevole ascolto il cd uscito precedentemente e che reca nel titolo il suo nome. (All’interno il video di “Come si fa).

Sono sette brani (due dei quali vedono l’interprete anche nei panni di coautrice) che hanno quale denominatore comune la voce piacevole e matura di un’artista dalle ottime potenzialità e che ha il grande merito di non volerne mai fare sfoggio. Amelie non si arrampica su virtuosismi che sarebbe tranquillamente in grado di affrontare, preferisce circoscrivere con i paletti della semplicità, che è propria anche del personaggio, il suo modo non solo di pensare alle canzoni, ma anche di farle arrivare a chi ascolta. Eccola dunque alle prese con “Cellophane”, ove la sua interpretazione tinge di colori soft un brano piacevolmente swingato. Oppure nell’intensa “Passo e chiudo” che rivela come Amelie sappia mettere dolcezza laddove il brano lo richiede, senza mai scadere in toni melensi. Dinamica e….radiofonica, come direbbe qualcuno, “Je suis Amelie”, unica concessione al simpatico narcisismo della cantante, che ritroviamo anche su facebook, laddove si rivolge ai suoi estimatori chiamandoli “amelitici”. Un po’ meno riuscita “Divario”, canzone di per sé non eccezionale, che si salva però grazie ad un arrangiamento che ci consente di porre in risalto i nomi degli ottimi musicisti che accompagnano Amelie nll’intero lavoro: Giovanni Rosina, Marco Trifone e Ruggero Marazzi alle chitarre acustiche, Giovanni Rosina e Luca Garufi al pianoforte, Alberto Cherubini al basso con la collaborazione di Gian Gabriele Bassi nell’arrangiamento proprio di “Divario”. Scivola via senza sussulti anche “Le belle parole” seguita però da un brano eccellente intitolato “Come si fa”, delicatissimo, denso di atmosfera e caratterizzato da un testo molto gradevole nella sua costruzione metrica. Buon finale con “Just for you”, brano in inglese per un tocco di doverosa internazionalità. Insomma, un cd interessante per chi ama una musica d’ascolto lontana dai clangori e dagli stridori. (amelieofficial@libero.it)

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