Eccoci a recensire una giovane rock band ferrarese. Appena inizia l’ascolto, il brano che dà il titolo all’ultimo cd, “Il rumore dei sassi” ci si accorge di essere sfiorati , ma non colpiti . La musica è un rock classicheggiante, suonato bene, ma non benissimo.
Si riconoscono diverse influenze ed emerge la difficoltà che accomuna molti rocchettari vecchi e nuovi: la scarsa originalità. Continuiamo ad ascoltare e la voce del solista ricorda vagamente un Nek alle prime armi, oppure quello dei Winchester, ma ancora di più quello dei White Lady, più dissonante però, talvolta volutamente. Per riuscire a trasmettere emozioni con note dissonanti, occorre essere molto intonati e questo non pare essere il caso. Il brano più diretto, l’unico che suscita qualche sussulto a livello emotivo è “Non ridere di me” che da solo, vale più di tutto il resto del cd. Simpatica band questi Koinè, fors’anche abbastanza commerciale, ma la sensazione, pensando anche e soprattutto a chi il rock lo ascolta e lo ama, è quella di un messaggio non pervenuto.