E’ una curiosa stranezza questo “The Best-ia” del rapper bresciano Dellino Farmer che pubblica in un album contenente 19 tracce un decennio di carriera.
Farmer viene definito un “rapper rurale” ed in effetti le sue canzoni sanno di contrada, di campi ed osterie, di vino e di buona compagnia. Un progetto di questo genere va dunque al di là della musica per rientrare in una dimensione di ricerca di tradizioni, detti, imprecazioni e ricordi di remote radici che ancora è possibile talvolta ritrovare e condividere con allegria. L’album, che è una raccolta del meglio di un decennio, si avvale di svariate collaborazioni e, come nel caso dei passaggi introduttivi contenuti in “La Bestia in noi” e del brano di chiusura (“La Bestia fuori di noi”) assume contorni che in qualche modo richiamano la dimensione teatrale di vecchie filodrammatiche di paese. Ovviamente, per chi non conosce il dialetto bresciano, tanta parte di questo lavoro risulta di difficile “lettura” e quindi si tratta di un progetto a fruibilità limitata. Ma il personaggio, nella sua dimensione, è convincente e, a suo modo, compie anche un percorso filologico al quale la musica fà da sponda. Merita un ascolto, anche da parte di chi, come me, non coglie il senso di tanta parte del testo, ma a tratti si lascia coinvolgere da alcune atmosfere.