JANE DOE, UNO SGUARDO INDIETRO

L’ep pubblicato dalla band emiliana Jane Doe, intitolato con il nome del gruppo, è una raccolta di cinque tracce che ci riporta (piacevolmente) indietro di qualche anno, quando ancora non eravamo precipitati nella confusione dei rap, punk, soul, trap, reggae che in troppi casi ci stanno sommergendo di mediocrità per mancanza di una identità vera.

 

Quello di Jane Doe è un pop-rock che poggia le sue basi su composizioni lineari, che non saranno mai capolavori, ma che cuciti addosso alla band mettono in risalto la notevole potenzialità vocale di Irene Zerbini ed un insieme strumentale dal quale spicca ripetutamente la chitarra solista di Egisto Casali.  “Bella come te”, primo dei cinque brani,  è una canzone fruibile, molto stile anni ’80 (come in buona parte lo è l’intero lavoro), che pone immediatamente in evidenza la voce di Irene dopo l’apertura soft rock che a tratti ricomparirà anche nei brani successivi.  “Sei stata” è una canzone di ispirazione melodica che a più riprese ci riporta ad atmosfere andate, senza però mai concedere più di tanto al passatismo e con una bellissimi chitarra in chiusura. “Era domani un attimo fa” si presenta con sfumature rock che aprono poi le porte ad un pop affidato soprattutto alla voce del gruppo che via via prende in mano il progetto con molta personalità. “E ti senti vivo” è forse il brano meno riuscito, con una linea melodica un po’ sbalestrata che ne attenua l’impatto ed a tratti sembra spegnere il pezzo. E si chiude con “Due passi” dove si ritrova la grinta vocale e musicale dei brani precedenti più riusciti (a parte il prino verso, “Quando il cielo vomita acqua” che moltiplicherà il nostro disagio ogni qual vota ci ritroveremo sotto alla pioggia) e si va a chiudere con una sontuosa chitarra che da sola vale l’intero ascolto. Che questo gruppo sia collaudato lo si percepisce, come traspare in questi brani in cui emerge un percorso artistico maturato poco alla volta che ci fa pensare, anche in prospettiva, ad una dimensione musicale che risulterà sempre piacevolmente ascoltabile. (Jane Doe – “Jane Doe” – (R)esisto)

 

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