“Swinging in Nothing” è il titolo del nuovo ep/album dei Boxes pubblicato e promosso da “®esisto”. Sei tracce d’ispirazione rock che la band di Empoli propone, tutte in lingua inglese, abbandonandosi anche ad alcune contaminazioni che non riescono però a fare di questa incisione un progetto definito.
S’inizia con “!’m Just Looking At”, brano moderatamente rock e discretamente strutturato tanto da farne un pezzo fruibile. In “Lara” affiora uno dei difetti dilaganti del rock degli anni 2000: la voce è soffocata da una strumentazione ad altissimo volume (quasi sempre le principali “indiziate” sono le chitarre elettriche); si avverte anche un giro melodico non disprezzabile, senza smuovere però particolare entusiasmi. “Graffiti” è un brano noiosetto che, giunti a metà percorso, comincia a lasciare spazio ai dubbi sulla personalità di questo cd e con questo dubbio si approda a ”Swinging in Nothing”, il brano che dà il titolo alla raccolta e che, proprio per questo, suscita attese che vanno un po’ deluse; buona la dimensione ritmica, ma anche qui, nulla che lasci il segno. Ed eccoci “A Milliom Thoughts”, che rispetto a quanto ascoltato sino a quel momento offre una linea melodica meglio definita ed un insieme, compreso il cantato, non male anche se non ancora del tutto convincente. Per approdare quindi al brano di chiusura, “All Is Still”, che torna ad una dimensione rock più robusta, non sgradevole, non sopra le righe, un compitino tutto sommato ben eseguito. Ma ciò che manca (ed arrivati alla fine dei sei brani contenuti nel cd se ne ha la certezza) è la personalità, quel tocco che sappia farsi ricordare, quel brano, anche solo uno, che faccia pensare ad un qualcosa di originale, di vagamente nuovo, di più caratterizzante. I Boxes sono una band come tante, di cui non si può dire troppo male, ma che neppure riesce a stupire. E per questo lascia la sensazione di un qualcosa che passa e va, senza alimentare grandi rimpianti.
