Un effetto di riverbero e distanza, dà all’ascoltatore di “When she will come”, ultima uscita discografica della band friulana Blue Cash, l’impressione di assistere ad un concerto live. Ma non è così: pur genuinamente acustico, il cd è stato comunque registrato in studio, come da note di copertina. Definire il loro sound è però davvero poco agevole.
Ovunque rock, blues, country, persino un po’ di jazz, ma armonicamente ben miscelati. Ma poi anche sapori Tex-Mex, come in “Stay with me”, che sembra catapultarci nell’allucinante locale Titty Twister del film “Dal Tramonto all’alba”. Tracce emotivamente psichedeliche nel brano che chiude il lavoro, l’unico pezzo tutto strumentale, dal titolo sarcastico “Maledetti Cash”, dove le percussioni pompano e la fanno da padrone. Lungo tutto il cd si passa velocemente da ritmi rapidissimi e concitati (“The End”, “Junkie Man”, “Jenny doin’ the Rock”) per arrivare a quasi-lenti da ballo a palchetto un po’ alcoolico tipo “King of Nothing” o la stessa “When she will come”. Pregevole e sempre emozionante l’intervento delle chitarre. Inconfondibili le influenze made in USA che pervadono tutto lo stile della band, il cui nome potrebbe anche essere un indiretto omaggio a quel Johnny Cash di cui pare di sentire più di qualche suggestione qua e là. Le atmosfere sono spesso falsamente spensierate, mentre i testi a tratti beffardi e cupi raccontano anche altro. Lavoro interessante, musicalmente davvero notevole, e lontano dalle ovvietà. Da sperimentare.