E’ un lavoro accurato e denso di messaggi e di significati “Qualcosa mi sfugge” della band bergamasca Piccola Orchestra Karasciò. Musicalmente ineccepibile, con corposi inserimenti folk che fanno da contrappunto ad uno stile più cantautorale, offre spunti di riflessione stimolanti e non banali.
A tratti vagamente deandreiano (“Il Nodo”, “Resistenza”) l’album alterna atmosfere serie e pensose (“Briciole”) a ritmi scanzonati e testi abbondandemente conditi d’ironia, come in “Telecomando” che prende in giro i rivoluzionari da divano e tastiera. E anche di sarcasmo ed auto-ironia, come nel brano che dà il titolo all’album “Qualcosa mi sfugge”, ma anche in “Come mamma mi ha fatto” o “Tabula rasa” che strappano sorrisi decisamente amarognoli. Accattivante e convincente è l’interpretazione del vocalist Paolo Piccoli, il quale è anche l’autore dei testi. Il bilancio finale è quindi ampiamente positivo: la band vince la scommessa di coniugare buona musica e testi interessanti, tematiche sociali e considerazioni introspettive. Intrattenimento e riflessione in buon equilibrio danno così vita ad una raccolta il cui ascolto è certamente gradevole ed assolutamente consigliabile. Particolarmente riuscito anche il video a corredo del brano “Luna”, che proponiamo ai nostri lettori.