“Una piccola tregua live” di Paolo Cattaneo è quel disco che non ti aspetti. L’elettronica miscelata al cantautorato con sfumature pop. Un album realizzato con estrema cura e nato da un progetto molto particolare uscito per Macramè Dischi. Le otto tracce sono state registrate durante il tour dell’artista in date diverse.
Un cadeau dunque per chi ha assistito ad una delle tappe del tour, ma anche un modo per rendere partecipe chi non era presente. Il disco si apre con “Se io fossi un uomo”: è il tema dell’amore ad aprire le danze, l’amore idealizzato, l’amore sperato, l’amore come una nuova scoperta. Un bel pezzo che invoglia a proseguire nell’ascolto. “Due età un tempo” è la seconda traccia del disco, “noi siamo qui è il nostro momento” brano che lascia una libera interpretazione e spazio alle emozioni. In “Bandiera“ la voce di Cattaneo ricorda un po’ Max Gazzè, entrambi hanno un modo di cantare un po’ favolistico. E’ questo che li rende particolari e riconoscibili. A metà percorso ci si imbatte in “Ho chiuso gli occhi” , un brano sommesso ma vigoroso, un invito a crederci e a non aver timore “di danzare nel vortice” della vita. Ed ancor di coraggio si parla In “Trasparente”: lasciarsi un amore alle spalle è una scelta tanto sofferta quanto coraggiosa “le parole senza voce mi consumano il cuore, le devo lasciare”. E si approda al pezzo migliore del disco: “Mi aspetto di tutto”; la voglia di vivere un rapporto al quale non si riesce a dare un nome “cosa aspettarmi da te, non so che aspettarmi da te amica mia…ma ora non ho paura, ti ho scelto per quello che sei”. E’ ancora l’amore protagonista in “Il miracolo” , un amore maturo cresciuto nel tempo “la mia vita insieme a te è un miracolo”. Un malinconico funambolo sospeso tra sogno e realtà è il focus de “L’uomo sul filo” che chiude l’album di Paolo Cattaneo. Una piccola tregua dalla quotidianità in effetti ce l’ha regalata lui con queste piacevoli atmosfere.