Nel caso dei Cinqueinpunto l’espressione “esordio discografico”, pur corretta, risulta assai fuorviante: la band friulana, passando attraverso cambi di nome e di formazione, ha infatti una storia che affonda le radici nel lontano 1988.
“Barkers and sluts (…and rockers)” esce per l’etichetta di Folkest in seguito alla vittoria del contest “Cantiere Miotto” e mostra sin dalle prime note l’affiatamento che unisce Pierluigi Manazzoni (voce), Leonardo Battistutta (chitarra), Flavio Floreani (basso), Claudio Liani (batteria) e Luigi Peresano (tastiere): i brani, con un evidente rodaggio alle spalle, hanno una struttura solida che tiene insieme forza d’urto, articolazione melodica e fantasia strumentale. Su un incedere imperioso si distendono chitarre taglienti, mitigate appena dal riverbero, che accolgono una voce grave che ci guida con autorevolezza e credibilità nella terra di mezzo tra un prog epico e un certo titanico decadentismo post rock. La produzione difetta un po’ in pulizia, ma a tutto vantaggio della vitalità e del calore. I Cinqueinpunto vengono da lontano, hanno cose da dire e sanno come dirle: meritano la vostra attenzione.