QUELLE “CANZONI D’AMORE PER UN PAESE IN GUERRA” DI TOMMSO TALARICO

Un lavoro che si snoda nel solco delle tematiche cantautorali più classiche, questo “Canzoni d’amore per un paese in guerra” di Tommaso Talarico. Il cantautore fiorentino (ma di origini calabresi) tesse un percorso che propone temi sociali e riflessioni introspettive. Profondi e significativi i testi, sorretti da basi melodiche anch’esse tanto “classiche” da essere a volte un po’ scarne ed essenziali, forse sin troppo prevedibili, anche se mai sgradevoli.

Temi sociali in primo piano, dunque, come in “Previsioni del tempo”, imperniato sulle tragiche farse politiche attuali a livello globale, l’empatico “E’ mia figlia”, dolorosa vicinanze alle sofferenze dei meno fortunati al mondo. Una riflessione particolare sul passato e sulla nostalgia è “Il giorno prima di partire”, mentre “Respira” è un’esortazione a non perdere sé stessi e il senso dell’esistenza nel flusso confuso di informazioni e impegni che saturano le nostre giornate. E un senso, questa volta di una misteriosa scomparsa, lo cerca anche “Majorana”, rievocando la figura del ricercatore di cui si perse traccia tanti anni fa. “La tua paura” tratta il tema del razzismo e della diffidenza reciproca di cui è pervasa la nostra società, “Ghina” è un dolente richiamo a ciò che sta accadendo in Palestina. Ancora di partenze forzate parla “Diario dei giorni senz’aria”, mentre chiude la raccolta un barlume di speranza “La tregua”, in un, seppur prudente, auspicio di pacificazione. Buona la qualità generale. Consigliato a chi, nell’ascolto di un brano, ancora cerca messaggi e riflessioni di peso.

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