E’ in circuitazione “Canzoncine”, l’Ep di Evanicole (al secolo Nicole Margiovanni, cantautrice originaria di Pescara che inizia a scivere giovanissima le sue prime poesie che divengono poi canzoni che la porteranno, appena trdicenne, per la prim volta su di un palco accompagnata da una band tutta al femminile; il suo esordio discografico è del 2020; nel 2021 esce il suo secondo singolo che precede la preparazione e la successiva pubbliczione dell’Ep di cui mi accingo a scivere). “Canzoncine” è un progetto che contiene cinque tracce che finalmente consentono a Nicole una più ampia rappresentazione di sè. Come antcipa il titolo stesso del lavoro, non ci si deve attendere nulla di trascendentale, ma ascoltando i brani e prestndo un po’ di attenzione ad alcuni aspetti contenuti tra le pieghe di ogni cnzone, è possibile cogliere qualcosa di buono musicalmente parlando ed anche passaggi interessanti dal punto di vista testuale.
S’inizia non benissimo con “Del tutto indifferente”, un brano che mette in luce una linea melodica piuttoao fragile e la voce non subito convincente della cantautrice; direi nell’insieme un brano piuttosto anonimo. “Eva” si presenta come una canzone decisamente più fruibile ed anche la voce (che non ha estensioni sorprendenti) se non viene sottoposta a stress è più convincente; buoni gli arrangiamenti e interessante il testo. Convince meno “Maria Maddalena”, che ha un buon ritornello, ma che come insieme appare meno immdiata e alla fine pare non decollare mai del tutto. “Porno” è una canzone vagamente provocatoria e funziona bene l’intuizione testuale così come l’arrangiamento: la struttura del brano è tradizionale, non è un capolavoro ma è piacevole. E si chiude con “Voglio”, brano senza particolari sussulti, ben interpretato e tutto sommato gradevole. L’Ep nell’insieme rivela discrete potenzialità, evita percorsi troppo impegnativi, viene affrontato con la consapevolezza dei propri limiti e, come dicevo, c’è del buono, anche se difficilmente lascerà tracce profonde.