E’ in circuitazione da pochi giorni “Anita”, il nuovo Ep di Elisabetta Arpellino, cantautrice di origini astigiane, milanese d’adozione dopo avere frequentato, diplomandosi nel 2022, il CPM di Franco Mussida. Quello appena pubblicato è il secondo Ep della cantautrice che ha alle spalle un lungo percorso di partecipazioni a svariati contest ove raccoglie consensi e significativi piazzamenti. Nel 2018 apre il concerto di Gino Paoli a La Barbera Incontra di San Damiano d’Asti.
L’Ep di Elisabetta racchiude cinnque tracce, alcune delle quali risentono della sua formazione artistica che si è sviluppata soprattutto ascoltando i grandi cantautori italiani. Il cd si apre con “L’amore cos’è” ed è bello ascoltare questa voce, per centi versi ancora acerba, nitida, ferma, coadiuvata da ottimi arrangiamenti. Molto piacevole anche “Non sono capace”, che si avvale del contributo di un testo fruibile e non banale. “Senza fondo” è un brano strutturato nel modo più classico tra strofa e ritornello, semplice ma piacevole, con un arrangiamento che si affastella un poco sul finire della canzone. “Anita” è il pezzo che dà il titolo all’Ep ed è anche il brano migliore, fortemente cantautorale, con un testo narrante intenso e vissuto in un conesto emotivamente coinvolgente. E si va a chiudere con “Solo un gioco”, non gran cosa pur se ben interpretata, ma un po’ restia al decollo. Nell’insieme si può comunque parlare di un buon lavoro, mai sopra le righe, giocato sulla voce fresca e piacevole di Elisabetta e su strutture musicali mai casuali e quindi “complici” nella buona riuscita del prodotto finale.