E’ appena entrato in circuitazione “D’Istanti”, l’Ep d’esordio di Mirco Olivastri, cantautore romano con un percorso artistico già piuttosto consolidato. In questo caso parliamo di cinque tracce non sempre e non del tutto convincenti, con alcuni spunti musicali e testuali interessanti, complessivamente semplici e non segnate da quella ricerca ostinata di qualcosa di diverso o sorprendente che non pare essere nelle corde di Mirco.
S’inizia con “Voglio”, un brano curioso per la musica possente che lo scandisce, un po’ sopra le righe rispetto al testo ed all’andamento generale della canzone, che per altro rivela una linea melodica non del tutto definita. “Così simili” è un motivo senza troppi fronzoli che conferma il dubbio del primo brano: Olivastri ha una voce poco microfonica, come avrebbero detto quando era d’uso questa definizione, pur non perdendo mai la giusta intonazione. “Se vuoi” è forse il brano più riuscito dell’Ep, interessante il testo, un diversa fruibilità della linea melodica ed un buon arrangiamento, senza sconti e senza eccessi. E scivola via abbastanza piacevolmente anche “Perfetto”, nulla di trascendentale sia chiaro, ma una canzone tutto sommato facile con le cose a posto. E si chiude con il brano che dà il titolo all’Ep, “D’Istanti”, con qualche buona intuizione negli arrangiamenti, qualche piccolo inciampo metrico (per altro già ravvisato in un altro brano), ma tutto sommato la degna chiusura di un progetto che, considerato che si tratta di un esordio, merita un’ampia sufficienza. Difficilmente lascerà tracce, ma l’ascolto complessivo è gradevole.