IL RAP E’ FINITO. POSSIAMO RICOMINCIARE CON LA MUSICA?

Gio ago 16

Se una buona notizia è venuta dall’ultimo Eurocontest che ha visto la vittoria annunciatissima dei rappresentanti dell’Ucraina, è la pressochè totale assenza del rap. Gli unici ad avere “rappato” almeno un po’ sono stati appunto gli ucraini della Kalush Orchestra con quello che senza esitazioni credo di poter dire si sia trattato di uno dei pezzi peggiori tra quelli approdati alla fase finale della manifestazione. Ma l’assenza del rap possiamo considerarlo un ritorno alla musica vera?

Forse non ancora del tutto, ma è evidente che nel mondo (almeno in quello occidentale) il rap è in fase calante da tempo e lo è soprattutto negli Stati Uniti da dove la moda era partita (a parte l’incredibile “Prisencolinensinailciusol” di Adriano Celentano che era già rap quando ancora la parola rap non esisteva). La stella di Eminem, che era uno che il rap lo faceva bene a prscindere dal soggettivo gradimento o sgradimento, è tramontata da tempo lasciandosi alle spalle uno strascico di emuli più o meno convincenti ed una moltituine di sfigati che nel rap hanno trovato una risposta alle loro frustrazioni. Credo non esista un altro genere musicale (musicale?) che abbia omologato i suoi adepti come il rap. In Italia più che altrove. Tutti uguali nelle movenze, nella cadenza, nel timbro vocale, spesso con impronte fortemente dialettali, tra bullismo ed eterno vittimismo e talvolta anche con qualche strizzatina d’occhi alla malavita (purtroppo la cronaca ha riportato anche alcuni episodi violenti riconducibili a soggetti cosiddetti rapper). Insomma, forse questa fase sta lentamente archiviandosi e si può ricominciare a fare musica (se lo ricordino al prossimo Festival di Sanremo se vogliono stare al passo con i tempi). Magari arrancando, forse con una certa carenza di idee e di creatività, ma si stanno intraprendendo altri percorsi anche da parte delle generazioni di cantanti ed autori più giovani. Il rap, che all’inizio destava stupore e che negli intenti doveva rappresentare una chiave di lettura della rabbia giovanile, sta fcendo il suo tempo perchè anche la rabbia prima o poi si placa per lasciare spazio ad un qualcosa che prova ad andare oltre, magari con intenti più costruttivi, forse con maggiori consapevolezze dei propri e degli altui limiti, delle proprie e delle altrui colpe. E non soltanto di quelli altrui.

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