“Ep#1” è il titolo del lavoro discografico di Davide Amati, musicista e cantautore romano che vive in Emilia Romagna. Un Ep che si avvale della collaborazione di altri quattro artisti, uno per ogni traccia, che vanno a caratterizzare il progetto. Encomiabile la scelta di avviare un percorso discografico con un Ep senza tentare pericolose avventure che talvolta confluiscono in albun tanto pretenziosi quanto noiosi. Qui le canzoni scivolano via con agilità ed alla fine il prodotto risulta apprezzabile anche per questo.
S’inizia con “Goodbye” e con la partecipazione di Cimini; il brano ha una buona linea melodica che nella sua semplicità rivela un’immediatezza piacevole; un ruolo importante lo riveste l’arrangiamento che riesce a “gonfiare” il pezzo al di là della sua essenza. “Aspirapolvere”, con la partecipazione di Gregorio Sanchez; “…ho passato l’aspirapolvere sui miei pensieri che sono neri neri da ieri…” è il ritornello/tormentone di questo brano che se ne va via liscio e gradevole, senza enfasi e con molta linearità. Un po’ più complesso (ma appena un poco) è “I Santi” con la partecipazione di Niccolò Carnesi, canzone che ruota intorno agli accordi di una chitarra elettrica e che “arriva” anche questa con semplicità concedendosi anche un finale di quella chitarra che già ne aveva caratterizzato l’apertura. E si va a chiudere con “Specchio” con la partecipazione di Matteo Alieno, forse il brano meno riuscito dei quattro, con una linea melodica un po’ impacciata ed una strana rottura a metà canzone che non contribuisce a migliorare nulla in un pezzo già per diversi aspetti claudicante. Si può comunque parlare di un discreto lavoro e dunque di un disco nell’insieme positivo in cui nessuno cerca di strafare ed Amati porta a casa un risultato lusinghiero in attesa di impegni più ardui.