MY LIGHT BONES, ROCK RIVEDIBILE

E’ questo “Minority”, un ep di recente pubblicazione dei My Light Bones, definito un po’ ottimisticamente alternative rock/new wave, un progetto racchiuso in cinque tracce che, alla fine, non riescono a convincere chi ascolta.

Si parte maluccio con l’ossessionante chitarra che introduce troppo a lungo “The opposite”, ci si imbatte subito in una voce opaca e, soprattutto, non si ha alcuna percezione di novità o di freschezza. “Wish you Were Blue” offre le stesse poco entusiasmanti sensazioni e si comincia anche a percepire una certa fragilità negli arrangiamenti. “Cities”, di cui è stato prodotto anche un singolo, conferma le impressioni già dette, ma intanto già siamo oltre la metà del lavoro e ancora non abbiamo colto un guizzo. Ed eccoci a “Exist Coexist”, un brano sul quale discutere, forse il meglio riuscito, anche perchè ci concede un paio di “giri” di chitarra interessanti, nulla di sorprendente, beninteso, ma piacevoli. L’insieme alla fine ripiega un po’ sui difetti già noti. E approdiamo alla fine, con “3Am Drivers Club”, un brano nel quale, giunti ad un minuto e 20” dal termine, finalmente la voce si fa più convincente e piena e ci fa arrabbiare ancor di più pensando a ciò che abbiamo ascoltato nei quattro brani precedenti. Alla fine la convinzione è una: del materiale sul quale lavorare ce n’è, ma il lavoro da fare è davvero tanto, soprattutto sul piano della personalità musicale. A cominciare da subito.

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