LA TELEVISIONE NELLA PALUDE DEI TALENT SHOW

Manuel Agnelli degli Afterhours giudice della prossima edizione di X Factor Italia è la notizia che sta facendo parlare tutto il mondo della musica italiana, dal fronte Indie a quello più Mainstream ammesso che abbia ancora senso parlare di confini. Per me non ne ha mai avuto, ma io scrivo canzoni, mentre chi le vende ha sempre etichettato le cose per diversificarle ed esporle sullo scaffale “giusto”, per orientare il pubblico e facilitargli il compito della scelta, perché sanno bene che il bisogno di appartenenza è alla base di quel famoso triangolo di Maslow! Ma oggi anche il triangolo è roba vecchia, oggi è tutto diverso e su “Rockit” puoi trovare in home page titoli che troveresti su “Tv Sorrisi e Canzoni”, giudici dei talent show icone dell’indie rock italiano e cantautori indipendenti che scrivono per Tiziano Ferro, Cremonini e Jovanotti. Insomma se già nel governo italiano non esiste più alcuna differenza tra la destra e la sinistra figuriamoci se credere che possano esserci differenze qualitative tra musica di massa e musica di nicchia. Come al Sanremo di quest’anno ci è capitato di ascoltare proposte dei big ben più fresche di quelle dei “giovani”. Insomma, abbandoniamo questa “vecchia visione idealista” della coerenza e proviamo a ragionare in maniera moderna e diagonale come fanno tutti gli altri. Eppure, da ieri mattina, sul web non si parla d’altro, ma per dimostrare la mia apertura mentale, proverò ad immaginare la presenza di un personaggio come Manuel Agnelli come l’inizio di una nuova era di una certa musica che finalmente ritrova spazio nel tanto bramato e temuto media televisivo, dico ritrovare perché negli anni Sessanta e Settanta la tv italiana ospitava e presentava al grande pubblico grandissimi cantautori e band come Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Rino Gaetano, Lucio Battisti, Piero Ciampi, gli Area, la Pfm, i Nomadi, Alice, Mia Martini, Giorgio Gaber e Lucio Dalla, e fino ai primi anni duemila in tv c’erano programmi dove la musica era inedita e rigorosamente dal vivo, dove un’artista non doveva rispettare un copione scritto da autori televisivi e non doveva interpretare unicamente il personaggio di se stesso. Qualcuno di voi ricorda Database ( Rock TV), Top of the Pop ( Rai 2 e Italia 1), Taratatà ( Rai 1 ) Parla con me della Dandini ( Rai e La7), Scalo 76 (Rai 2), Roxy Bar ( Videomusic, Rai, Mediaset), Notte Rock ( Rai 1 Videomusic)? Dove sono finiti tutti quei bei programmi televisivi dove al centro di tutto c’era la musica? E perché oggi ci sono soltanto le gare, le competizioni all’ultimo sangue, i giudici, i vincitori e i vinti? Perché oggi gli unici programmi musicali sono “Amici” di Maria, “X Factor”, “The Voice” e altri cosiddetti talent show?

Marzia Stano (Una)

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