IL PESSIMISMO DI CLASSE DEI BLASTEMA

E’ amaramente ironico il sapore che, sin dal titolo, si percepisce in questo ultimo “Tutto finirà bene” dei Blastema. Il gruppo, ormai da tempo sulla breccia del mondo indie, non smentisce i propri parametri qualitativi, sfornando un lavoro stilisticamente perfetto, pur totalmente impregnato di senzazioni e tentazioni mortifere: omicidiarie, suicidiarie, o semplicemente colme di pessimistica inerzia.

Un suono rock elettronico tecnicamente impeccabile quanto coinvolgente a livello emotivo, va a sostenere testi cupi, che alternano rabbia a desolata rassegnazione. Un malessere contemporaneo che non concede spiragli. Brani saturi di amarissimo sarcasmo come “I Morti” (Muoiono belle e giovani le rockstar, nel vomito. Muoiono i sogni e i ragazzini all’alba, gli intenti…) si alternano a disperanti istantanee di lucida sconfitta come in “Un modo semplice” (Non c’è luce in fondo, non c’è uscita a metà…) e a considerazioni esistenziali altrettanto fosche che troviamo nel brano che dà il titolo al lavoro “Tutto finirà bene” (A quale prezzo, per quale ossessione ti ho cercata felicità, per poi capire che il modo migliore è quello di evitarti e basta…). Pur nel suo crepuscolare pessimismo, un lavoro davvero di livello, che sa toccare, e scuotere, nel profondo.   

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