Ecco un cd non proprio recentissimo, ma che vale il tempo dell’ascolto ed alcune riflessioni. Lui è Boskovic e l’album si intitola “A Temporary Lapse of Heaven”. Si tratta di dodici tracce, tutte in inglese, e non tutte irrinunciabili. “Loss heaven”, brano solo strumentale di apertura, è molto promettente, ma introduce in un clima completamente diverso che richiede qualche attimo di adattamento. “Just In town” riesce però ad abbozzare un primo tratto di questo progetto, che cavalca a lungo tra atmosfere anni Sessanta e Settanta, a tratti percettibilissime, talvolta meno rilevabili grazie ad arrangiamenti e sonorità più scaltre di quelle del tempo che fu.
L’epoca “beat” assume però i contorni di un suggeritore non troppo discreto dietro alle quinte. E forse sta proprio in questa dimensione ciò che di bello questo lavoro riesce ad esprimere. Lo si coglie in “Everyday” ed anche in “Sun” o nella chitarra molto pulita e nell’intensità di “Look and fly”. “Looking for some songs” è un brano sfrontatamente anni Sessanta, assolutamente gradevole che precede il suono delle campane ed il cinguettio degli uccelletti di “Deep moon” . Una delle caratteristiche dell’album è la pulizia dei suoni e la loro pressochè perfetta equilibratura, sicuramente merito di arrangiamenti accorti e mai banali. “What you’re doing to me?” è il primo dei brani rinunciabili, anonimo e noiosetto, non aggiunge e non toglie. “Done” invece è un brano a forte impronta anglosassone, ben costruito, piacevole, dai contorni delicati ma non mielosi. Altro brano rinunciabile è “Time to grow”, pur se emergono a tratti i segni di un arrangiamento interessante. E si va a chiudere con “Good vibrations”, facile da immaginare nella scaletta di qualche programma radiofonico mentre “You can do it” è un finale raffinato che va a confermare quella che tutto sommato è la cifra artistica di tutto questo lavoro. Luca Boskovic Bonini, voce e chitarra, si è avvalso di un’ottima squadra di musicisti suoi abituali collaboratori quali Nino Dell’Arte, chitarrista e bassista e Nicola Castegnaro, batterista o “aggregati” come Marco Andreose al piano e Marco Pivato al basso. Boskovic è anche autore di tutta la parte musicale e di buona parte dei testi. Un progetto interessante che chi non ha ancora avuto modo di accostare potrebbe scoprire ed apprezzare, almeno in buona parte dei suoi contenuti.