Nasce “Obliqua”, network ed etichetta
Nasce “Obliqua” un network musicale, un’etichetta discografica e tanta passione per volare oltre i confini alla ricerca di una visione obliqua del futuro della musica.
Nasce “Obliqua” un network musicale, un’etichetta discografica e tanta passione per volare oltre i confini alla ricerca di una visione obliqua del futuro della musica.
Nasce “Obliqua” un network musicale, un’etichetta discografica e tanta passione per volare oltre i confini alla ricerca di una visione obliqua del futuro della musica
“Scendo pedalando” è il titolo del nuovo singolo di Giacomo Lariccia, cantautore romano che da alcuni anni vive a Bruxelles. Sin qui nulla di eccezionale, al di là dell’indiscussa cifra artistica di un personaggio che sa accostarsi alla musica con naturalezza e spontaneità. Ma la vera magìa di questo progetto sta in quel percorso intrapreso …
“Scendo pedalando” è il titolo del nuovo singolo di Giacomo Lariccia, cantautore romano che da alcuni anni vive a Bruxelles. Sin qui nulla di eccezionale, al di là dell’indiscussa cifra artistica di un personaggio che sa accostarsi alla musica con naturalezza e spontaneità. Ma la vera magìa di questo progetto sta in quel percorso intrapreso …
Il collega Andrea Scanzi su “La Stampa”, nell’introdurre, giorni fa, la 35° edizione della Rassegna sanremese dedicata a Luigi Tenco, incappa in un commento a dir poco infelice, che mette però a nudo un certo modo di concepire il giornalismo, la gestione delle risorse pubbliche e la cultura. Cercando di spiegare le ragioni dei presunti …
Il collega Andrea Scanzi su “La Stampa”, nell’introdurre, giorni fa, la 35° edizione della Rassegna sanremese dedicata a Luigi Tenco, incappa in un commento a dir poco infelice, che mette però a nudo un certo modo di concepire il giornalismo, la gestione delle risorse pubbliche e la cultura (SEGUE NELL’EDITORIALE).
Il collega Andrea Scanzi su “La Stampa”, nell’introdurre, giorni fa, la 35° edizione della Rassegna sanremese dedicata a Luigi Tenco, incappa in un commento a dir poco infelice, che mette però a nudo un certo modo di concepire il giornalismo, la gestione delle risorse pubbliche e la cultura.